martedì 1 maggio 2012

1 maggio... si festeggia davvero?

Oggi è la festa dei lavoratori e prevedo già che, come tutti gli anni, si rincorreranno e si perderanno fiumi di parole vuote e di retorica sul lavoro, sulla sicurezza, sull'equità e sul diritto, sulla crescita e sull'occupazione.
Eppure, mai come quest'anno, queste parole mi irritano e alla fine mi chiedo cosa ci sia davvero da festeggiare...visto che troppo spesso la disperazione e la rabbia prendono il sopravvento.
Festeggiamo un'Italia vecchia, stanca, che si piega al potere, un'Italia che ha poche speranze, che non contempla i giovani, le famiglie, l'intraprendenza e la voglia di fare.... un'Italia che non investe nelle donne, un'Italia che non ne ha capito il valore, un'Italia che denigra gli anziani e i malati, che mortifica le scuole, l'istruzione e la ricerca.
Festeggiamo un lavoro che non c'è, festeggiamo le aziende che chiudono, che delocalizzano all'estero,festeggiamo le tasse che aumentano su tutti indiscriminatamente, festeggiamo i furbi che la fanno franca, festeggiamo la perdita del valore del nostro stipendio, festeggiamo i tagli...
Festeggiamo una casta che nemmeno sa di cosa sto parlando perchè vive in un mondo parallelo al nostro fatto di lucette e balocchi, festeggiamo gli ultimi anni di cassa integrazione perchè poi ci toglieranno pure quelli, festeggiamo il precariato, le aperture domenicali, la "flessibilità" del lavoratore, i suicidi dei piccoli imprenditori strangolati dai debiti.
Festeggiamo le silenti morti bianche quotidiane.

Che tristezza questo primo maggio.
Si fa fatica a sorridere.

Eppure c'è chi ce la fa... chi riesce a regalare un sorriso, una speranza a questa Italia nonostante le tensioni e le difficoltà, c'è chi non perde la voglia di cercare un nuovo lavoro, di adattarsi alle nuove realtà, di mettersi in gioco anche se è dura, di fare figli, di essere generoso e di non smettere di sognare... perchè al di là della sterilità e ipocrisia della nostra classe politica l'Italia è un popolo formato soprattutto da brava gente, che si rimbocca le maniche sempre.

E allora va a loro il primo maggio. Un primo maggio dal sapore di stanchezza e di difficoltà, ma pur sempre un primo maggio.

8 commenti:

  1. bellissimo qsto post!una riflessione che condivido!

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  2. Sai sempre trovare le parole più "dolci" per dire tutto quello che la maggior parte della gente esprime sottoforma di malumori e sbuffi...

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    1. Micol, tu usi sempre parole meravigliose con me! Grazie!

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  3. Concordo co n le tue riflessioni...Comunque, anche se in ritardo, buon 1°maggio :)

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  4. Come hai ragione... purtroppo :(

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